A guardarla da fuori potrebbe anche sembrare una Sportage qualsiasi, ma se considerate quello che c’è sotto al cofano, o il livello dell’allestimento, è tutta un’altra storia. In pratica cosa hanno fatto in Kia? Hanno preso il loro fortunatissimo Suv, hanno aggiunto un bel po’ di cavalli al motore (portandoli da 136 a 184), hanno espresso il meglio delle loro dotazioni e hanno creato la Sportage R. Insomma è la versione più sportiva, caratterizzata anche da cambio automatico a sei marce, pelle di ottima qualità per gli interni, sedili riscaldabili (persino dietro!), navigatore, telecamera, Bluetooth e un livello generale paragonabile a quello di una vettura premium.
Sull’asfalto
La comodità del posto guida e la cura ergonomica dell’abitacolo accolgono nel migliore dei modi il pilota, che infatti prende immediatamente confidenza con la vettura (ma questa è, evidentemente, una dote di tutte le Sportage). L’unico neo evidente è la scarsa visibilità posteriore, ma con l’aiuto dei sensori e – soprattutto – del Park Assist qualsiasi manovra diventa un gioco da ragazzi.
Una volta innestata la leva del cambio in Drive, il 2.0 litri sovralimentato a gasolio fa subito sentire la sua “spinta”: lo scatto felino e la risposta sempre pronta (anche e soprattutto in ripresa) sono una garanzia di divertimento. Anche il cambio automatico è pronto e preciso, tant’è vero che ti passa la voglia di utilizzarlo in manuale. La trazione integrale, perfetta per l’asfalto, interviene prontamente sul retrotreno, quando c’è da ristabilire la traiettoria ideale nelle curve molto veloci. Insomma tutto OK, a partire dalla tenuta e dalla stabilità (anche se – a dirla proprio tutta – la Sportage R avrebbe comunque meritato un telaio più rigido).
In fuoristrada
Diciamolo subito: la Sportage in generale, e questa in particolare, non è fatta per l’off road impegnativo. Se però vi limitate alle situazioni standard, il grip è assicurato. Le quattro ruote motrici ricevono sempre una quantità adeguata di coppia (ma bisogna gestire il pedale dell’acceleratore nella maniera più precisa possibile, altrimenti i cavalli hanno il sopravvento sull’aderenza), e anche per le situazioni un po’ più difficili c’è sempre il bloccaggio del differenziale centrale. Tuttavia, non dimenticatelo mai: gli ingombri, l’escursione delle ruote, la luce libera da terra e gli angoli caratteristici vi obbligano sempre a tenere d’occhio la situazione e, soprattutto, a non esagerare.
SCHEDA TECNICA
Cilindrata 1.995 cc
Potenza 135 kW-184 cv a 4.000 giri
Coppia 383 Nm a 2.500 giri
Velocità massima 189 km/h
Consumo combinato 7,2 l/km
Emissioni di CO2 189 g/km
La prova completa su TuttoFuoristrada di Aprile 2012
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