Andar per mare con la Fiat 500
Potremo andare per mare con una barca con le linee e il feeling della Fiat 500. La realizzazione, con il progetto Car 500 Off Shore, è dal giovane avvocato Antonio Pietro Salasso, in collaborazione con l’ufficio Licensing Fiat e il Centro Stile del brand. Con anche la partecipazione di Lapo Elkann (Garage Italia Custom) e del designer anconetano Roberto Giolitto, tra l’altro anche padre della moderna Fiat.
Vediamo come è fatta. Design e look sono quelli dell’iconica 500 di ultima generazione che, dall’aggiunta delle linee dello scafo, con carena trimarano, guadagna un suo appeal marino di forte richiamo. Un appeal fatto di linee morbide, in cui si ritrovano elementi caratteristici della 500, come i gruppi ottici a Led, i retrovisori, la mascherina riposizionata, le tinte bicolori (con gli accostamenti azzurro e bianco molto marini) e altro. Linee giuste per navigare, ma anche per essere accolti comodamene a bordo con 5 posti.
Altrettanto dicasi per i contenuti interni, con ampio sfoggio di pelle (sempre bicolore), acciaio inox, legno tek e dotazioni che, oltre a un’estetica raffinata e ad una strumentazione di bordo tecnologica, offrono particolari irrinunciabili quali la doppia chaise-longue, l’impianto audio, la pompa di sentina, la scaletta e ia dicendo. Elementi ben distribuiti in uno scafo, realizzato in materiali innovativi e originali, lungo 4,7 metri fuori tutto, con “al posteriore” un fuoribordo Mercury diesel da 40 cv (quindi un valido “senza patente”) alimentato a gasolio.
Una barca agile che, dalla potenza installata, promette valide prestazioni, versatilità d’utilizzo e della quale si dice che potrà avere anche una propulsione elettrica, di cui, a nostro avviso, andranno ben valutati gli elementi come il peso delle batterie e l’autonomia. Non da ultimo, considerato ciò che offre la produzione mondiale di motori fuoribordo, a noi piacerebbe l’idea di una propulsione con fuoribordo a idrogetto (di cui esistono valdi esemplari anche in casa Mercury) che, rinunciando all’elica, consentirebbe la navigazione, senza rischi e senza danni, pure sui bassi fondali e nell’accosto a riva.