Campionato Italiano Cross Country: la “Primavera” porta bene
Ha aperto al meglio la stagione del Campionato Italiano Cross Counry ACI Sport, con la prova “veneta” che ha regalato a piloti e navigatori, ma anche ai team e agli spettatori, notevole emozioni oltre che una giusta dose di spettacolarità.
La prima uscita titolata, la Italian Baja di Primavera Artugna Race, è andata in scena sugli sterrati della provincia di Pordenone, lungo 28,38 km sul letto del torrente Artugna. Quattro i passaggi cronometrati previsti, tutti nella giornata di sabato. Molti i driver, noti o meno noti, attesi alla prova d’esordio nei vari gruppi e classi sia Baja che SSV. Tra i prototipi Baja a spuntarla, con un combattuto exploit, è stata la coppia Andrea Alfano e Carmen Marsiglia, sul Nissan Pathfinder by Ramingo 4×4. Ad imporsi ai vertici dei Side by Side, invece, è stata la coppia consolidata di Amerigo Ventura e Mirko Brun, su Yamaha YXZ 1000R.
I due equipaggi, divisi nelle rispettive classifiche e categorie, hanno viaggiato di pari passo. Partiti davanti a tutti, sia Ventura-Brun che Alfano-Marsiglia si sono presi il vertice della classifica all’intervallo di gara e poi, negli ultimi due tratti cronometrati, con una guida grintosa ma equilibrata, dosando bene il piede, hanno “fissato” il vantaggio che li ha portati sul primo gradino del podio finale. In ottimo spolvero Alessandro e Marco Trivini Bellini, su Mitsubishi Pajero, che hanno conquistato la vittoria nel gruppo T2 (veicoli di serie). Menzione più che meritata per Andrea Luchini e Piero Bosco su Grand Vitara, secondi in T2, che si pongono ai vertici della rinnovata edizione del Suzuki Challenge.
Ma come sono andate le cose sul terreno di gara? Alfano-Marsiglia, partiti come capofila, hanno dovuto faticare soprattutto nella prima parte, incassando anche un ritardo nel primo settore di 12” dal duo Ferroni-Fiorini (Suzuki Grand Vitara), partiti col piede giusto. Poi c’è stato pure un problema alla pompa carburante, in seconda tornata, abilmente superato ed dopo il quale Alfano, con un deciso affondo, è andato ad installarsi ai vertici della classifica generale.
Qualche complicazione di troppo per Emilio Ferroni, navigato da Daniele Fiorini, che subisce prima una penalità per taglio di percorso, poi altre penalità per superamento dei limiti di velocità imposti in zona controllata. Secondo posto assoluto per il tricolore Baja per i due Trivini Bellini, coppia di ferro, cui tengono testa, subito dietro sul podio, Luchini-Bosco. Giornata partita alla grande e conclusa con una delusione, invece, per i sempre combattivi Alfio Bordonaro e Roberto Briani che, dopo aver “tirato il gruppo” davanti a tutti, per un’improvvisa anomalia hanno dovuto cedere le armi a soli 8 chilometri dal traguardo. Un’anomalia meccanica al Pajero Pinin Mitsubishi ha fermato anche Emanuele Mengozzi e Andrea Schiumarini quando già sentivano odor di podio.
Quarto posto per Mauro Cantarello, per l’occasione navigato da Federico Lenzi su Grand Vitara, che precede di poco la coppia storica composta da Lorenzo Codecà e Mauro Toffoli, all’esordio con il sorprendente Suzuki Jimny, un mezzo competitivo ma con il quale occorrerà prendere sempre più confidenza per ricavarne tutto il potenziale che si nasconde sotto il suo cofano.
Sesta piazza per Paolo Semeraro e Giuditta Viganò su Nissan Patrol di T1, seguiti da Francesco Giocoli e Matteo Da Rin su Isuzu D-Max. Esordio positivo nel Suzuki Challenge per Giovanni e Francesco Farina (Grand Vitara) in ottava posizione davanti a Ferroni e Fiorini. Il duo Farina ottiene pure la vittoria in Gruppo TH. A seguire Top Ten completata da Paolo Cau e Fabrizio Risi, su Mitsubishi Evolution, secondi nella speciale classifica di TH riservata ai mezzi con omologazione scaduta.
E per i Side by Side? Yamaha sugli scudi, con un tris da podio. Con una gara che si è aperta con qualche difficoltà per Ventura-Brun che, messo giù il piede già in partenza, si è portata subito al comando nel primo settore selettivo, nonostante una toccata all’anteriore destro e un tirante piegato, su una chicane. Da qui in poi è Ventura a fare la lepre con un Andrea De Luna, affiancato da Giorgio Reffo, sempre su Yamaha, a mordergli le ruote per ottenere per ottenere una seconda piazza di assoluto rispetto. Terzo gradino del podio tra i Side by Side per Valentino Rocco con Elisa Tassile a soli 1’53” dalla vetta.