Con l’idrogeno Suzuki va… alla Dakar

Nel 2025 Suzuki, dopo la positiva esperienza dello scorso anno, torna alla Dakar con l’HySE-X2, un veicolo alimentato a idrogeno sviluppato, come il precedente prototipo, dall’HySE il consorzio di cui fanno parte anche Kawasaki, Yamaha, Honda e  Toyota, che sta studiando l’utilizzo dell’idrogeno come fonte alternativa di energia pulita per una mobilità sostenibile.

Suzuki sarà in gara, nella Mission 1000 ACT2, categoria della Dakar riservata ai veicoli di nuova generazione che promuovono la neutralità carbonica.

HySE-X2 ampiamente riveduto e aggiornato, rispetto al precedente proto HySE-X1, si presenta con un telaio migliorato, irrobustito, con sospensioni ad alta escursione e un corpo vettura leggero, in stile buggy, lungo 400 cm, largo 200 cm e alto 190 cm, per un peso di 1.250 kg. Il motore è un 4 cilindri in linea di 998, 4 tempi, 16 valvole DOHC, sovralimentato turbo, alimentato da quattro serbatoi per l’idrogeno, da 7,2 kg ciascuno, con pressione interna di 70 MPa.

Il prototipo sarà affidato al pilota giapponese cinquantatreenne Yoshio Ikemachi, supportato dal co-pilota sessantaquattrenne portoghese Paulo Marques.

Con questa partecipazione Suzuki, attraverso anche altri numerosi progetti, prosegue la sua strategia globale multipath verso la neutralità carbonica. Da parte sua il consorzio HySE, come ha sottolineato il team manager Daichi Kai, vuole dare un consistente e costante contributo per lo sviluppo di tecnologie per motori a idrogeno compatti e di elevate prestazioni.

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