Mitsubishi Pajero Metal Top DID Instyle A/T

Prove
Redazione
1 Gennaio 2012
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Dal 2012 ha una dotazione ancora più completa

Cosa vi aspettate da un fuoristrada? Che sia agile e compatto, quindi come il Mitsubishi Pajero Metal Top (a tre porte). La versione più recente la riconoscete per una calandra più moderna e leggera su un paraurti più morbido. Nuovi anche i cerchi da 18 pollici a sei razze doppie, che calzano quattro gomme Dunlop Grandtrek AT 20 da 265/60 R18 M+S. Qualche miglioria è stata apportata anche all’interno, con una strumentazione più leggibile e curata e con un’allestimento che, sul top di gamma, prevede il clima automatico bi-zona, i rivestimenti in pelle, il sedile guida elettrico e tutto quello che serve per il massimo comfort, anche in off road. Il 3.2 litri diesel è in servizio da diversi anni, ma i tecnici Mitsubishi sono intervenuti ultimamente su alcuni elementi importanti, ottimizzando i flussi nei condotti di aspirazione, equilibrando la gestione del turbo e rivedendo la mappatura della centralina. Il risultato? Un calo dei consumi e delle emissioni e l’omologazione Euro 5, pur mantenendo immutata la potenza.

Sull’asfalto

Dimensioni compatte, ingombri ben valutabili e guida alta lo rendono perfetto anche per il traffico, tanto più con l’ottima gestione della coppia da parte del cambio automatico a cinque marce. E poi c’è la telecamera posteriore per le manovre “millimetriche”. D’altro canto il suo abitacolo è accogliente e confortevole, assicurando trasferimenti autostradali in relax e con ampio margine di potenza per i sorpassi, anche a velocità di crociera. Se invece preferite curve e saliscendi, più ce n’è e meglio è, visto che il motore del Pajero ama stare allegro e la trazione concede una guidabilità precisa e divertente (ancora di più con il cambio utilizzato in manuale). Le sospensioni, però, sono pensate per il fuoristrada, e dunque un po’ di rollio in curva è inevitabile.

In fuoristrada

Prestanza, sicurezza e capacità hard, sono queste le credenziali del Pajero in off road. E non è solo una questione di trazione, ma anche di ridotte e di bloccaggi dei differenziali (in questo caso centrale e posteriore). Che si tratti di pendenze impegnative, di fondi a scarsa aderenza come sabbia e fango o di guadi melmosi (con passi d’acqua fino a 700 mm), le sue prestazioni sono sempre notevoli. Se poi vi piacciono dossi, avvallamenti e ostacoli, niente paura: con quegli angoli caratteristiche e con quelle ruote così articolate potete affrontare di tutto. Occhio, però, alle pedane laterali, come sempre soggette agli urti nella guida off road. SCHEDA TECNICA