Renault Koleos 2.0 dCi 150 cv ESM Luxe Proactive

Prove
Redazione
1 Novembre 2011
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Rivisitata dentro e fuori, la seconda serie della Renault Koleos ha guadagnato muscoli e personalità con la grande calandra in primo piano, l’aggiornamento dei gruppi ottici e dei paraurti e la plancia più moderna e funzionale. Per il resto nulla è cambiato: sotto, sotto la 4×4 francese rimane dunque identica al primo modello, con tanta sostanza giapponese presa in prestito dalla Nissan (a cominciare dalla nota trazione All Mode 4×4-i di X-Trail & C.). Il cofano nasconde un 2.0 litri common rail da 150 cv (ma il listino della Koleos prevede anche la versione da 175 cv), anch’esso condiviso con il marchio nipponico, accoppiato ad una trasmissione automatica a sei marce.

Sull’asfalto

Se viaggiate molto in città, il cambio automatico è l’ideale e vi risparmia un bel po’ di stress. Per rimediare un po’ alla scarsa visibilità interna (i vetri della Koleos, e il lunotto in particolare, non sono proprio amplissimi) ci sono invece i sensori di parcheggio. Al di fuori dei percorsi urbani il motore risponde con prontezza e, in qualche caso, con cattiveria, permettendovi di viaggiare in completo relax con la sola trazione anteriore o in maniera più sportiva con quella integrale automatica, che mette a terra al meglio tutta la potenza disponibile, assicurandovi una guida più sicura e precisa.

In fuoristrada

Se non pretendete cose hard, la Koleos vi può regalare una buona agilità anche in off road. Discreta arrampicatrice, se la cava meglio nel superare i twist, anche quando gli stacchi di ruota sono consistenti. Inoltre, sul viscido e sul fango, l’intervento del controllo di trazione è adeguato e, se la situazione si fa più pesante, potete contare sul bloccaggio del differenziale centrale (mettendo la manopola del sistema di trazione in posizione Lock). Buona anche la disinvoltura con cui supera i passaggi in laterale, mentre per le salite c’è il sistema antiarretramento, che entra in funzione da solo quando la pendenza supera il 10%. Per le discese più ripide c’è invece l’Hdc. SCHEDA TECNICA