Successo Dacia Sandriders nell’Abu Dhabi Desert Challenge

Il podio assoluto si addice ai Dacia Sandriders e soprattutto alla coppia di ferro Nasser Al-Attiyah ed Edouard Boulanger che, sulle sabbie e sugli impegnativi tracciati dell’Abu Dhabi Desert Challenge, hanno messo davanti a tutti le ruote della loro Dacia proto, al termine di una gara elettrizzante, intensa e con una giusta dose di… batticuore.

Batticuore vissuto fino in fondo, da Nasser ed Edouard, anche nei 167 km finali della cronometro decisiva, affrontata da leader della classifica generale, ma con solo 41 secondi di vantaggio sui diretti inseguitori Lucas Moraes e Armand Monteleon sulla Toyota Hilux.

Così Nasser nel rush finale con il piede più pesante che mai, spingendo al massimo, preserva quel briciolo di secondi di vantaggio, che valgono il primo gradino del podio.

Una gara, quella degli equipaggi del team Dacia Sandriders, che ha espresso vari momenti, tra avventure, disavventure e molto altro. Come per Al-Attiyah/Boulanger che, in prima tappa, dopo aver primeggiato nel prologo, incappano in una foratura, accumulando un ritardo nella tabella di marcia. Senza trascurare, nella stessa tappa, il rallentamento causato da un danno a una molla delle sospensioni e la successiva penalità di un minuto subita per una falsa partenza in terza tappa.

Altrettanto dicasi per la coppia Sebastien Loeb e Fabian Lurquin che, partiti alla grande su ottimi tempi e vincitori della prova ad anello attorno a Mezeer’ah, pagano pegno nella tappa successiva, guadagnandosi due minuti di penalità per eccesso di velocità in zona limitata. E non è finita perché nella quarta tappa Loeb/Lurquin non solo saltano un waypoint ma successivamente, nel tentativo di  riprendere la traiettoria, incappano in un disastroso ribaltone. Per loro fine della gara perché l’ispezione da parte dei tecnici FIA rileva danni al roll bar che, per motivi di sicurezza, costringono l’equipaggio al ritiro.

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